Infortuni, Agribi investe con incentivi e formazione
Negli ultimi 5 anni gli infortuni sul lavoro denunciati in agricoltura nella provincia di Verona sono diminuiti del 21,9 per cento. Secondo un’indagine di Confagricoltura Verona e Cgia, gli incidenti sul lavoro sono passati infatti dai 1.184 del 2013 ai 925 del 2017 (dati Inail): un calo che non si registra negli altri settori, dove la flessione nel quinquennio è stata del 3,9%. Un risultato dovuto alle risorse impegnate negli ultimi anni nel campo della sicurezza da sindacati ed enti, tra i quali spicca Agribi, l’ente bilaterale veronese per l’agricoltura di cui fanno parte Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, diventato un punto di riferimento nella formazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza.
Verona, vantando la leadershhip nel settore agricolo in Veneto, mantiene tuttavia salda la maglia nera rispetto alle altre province sia per numero complessivo di infortuni, che per incidenti mortali in agricoltura (16 tra il 2012 e il 2017). Il ribaltamento del trattore, in particolare, rimane la causa di morte più frequente: in gran parte degli infortuni l’arco di protezione e le cinture non erano stati utilizzati o non erano presenti.
Perciò Agribi anche quest’anno sta investendo sul fronte della sicurezza con iniziative e incentivi alle aziende agricole, per formare i lavoratori e fare opera di prevenzione. Le aziende agricole possono infatti richiedere un contributo per la formazione degli operatori addetti all’uso delle attrezzature agricole pericolose, sia per i corsi di abilitazione che di aggiornamento.
“In base all’articolo 73 del decreto legislativo 81/2008 e dell’accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 – spiegano i funzionari di Agribi Sabrina Baietta, Filippo Grandi e Luca Zanetti -, sono considerate attrezzature pericolose ad esempio le trattrici agricole, i carrelli elevatori, gli escavatori, le pale, le terne. I percorsi formativi devono essere finalizzati all’apprendimento di tecniche operative adeguate all’utilizzo in condizioni di sicurezza delle attrezzature. L’abilitazione deve essere rinnovata entro 5 anni dalla data di rilascio dell’attestato di abilitazione.
Agribi offre inoltre un contributo e una collaborazione nell’attuazione dei percorsi formativi dei lavoratori in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ai sensi dell’articolo 37 del decreto legislativo 81/2008 e dell’accordo della conferenza permanente Stato-Regioni del 21 dicembre 2011. L’ente mette a disposizione delle aziende che ne facciano richiesta il materiale didattico dedicato al percorso formativo di 12 ore per operai agricoli, materiale che potrà essere utilizzato dal docente durante la sua attività in aula.
Il contributo alla formazione non manca nemmeno per gli operai agricoli impiegati per un periodo inferiore alle 50 giornate, per i quali Agribi ha prodotto un opuscolo informativo redatto in 11 lingue, per raggiungere in maniera efficace tutte le etnie impiegate nei lavori manuali agricoli sul nostro territorio. I libretti vengono distribuiti soprattutto in occasione della campagna di controlli sanitari gratuiti a favore degli stessi operai stagionali addetti a mansioni generiche semplici.
Un’altra iniziativa importante è quella svolta in collaborazione con l’Istituto tecnico agrario Stefani Bentegodi di Buttapietra, che punta a formare e sensibilizzare sul tema della sicurezza le giovani generazioni, future leve dell’agricoltura. Ai ragazzi viene offerta l’esperienza di cimentarsi con un simulatore di ribaltamento, un trattore attrezzato in modo tale da portare il mezzo in posizione di ribaltamento laterale, in condizioni controllate e di totale sicurezza. La simulazione serve per far capire agli studenti come solo l’adozione delle misure di sicurezza possa salvare la vita.
Per informazioni: 045 8204555 o sul sito www.agribi.verona.it oppure alla mail info@agribi.verona.it