Raccolta delle fragole vicina, riparte il servizio di incontro tra domanda e offerta
Riparte il servizio di incontro tra domanda e offerta di lavoro, lanciato da Agribi Verona nell’aprile 2020 in collaborazione con i Centri d’impiego di Veneto Lavoro. Un’intermediazione che sta prendendo piede incontrando il gradimento delle aziende, che possono disporre di uno strumento efficace e veloce per il reperimento di manodopera: l’anno scorso, da aprile a maggio, sono stati raccolti infatti 1.200 curricula, inseriti nella banca dati di Agribi Verona.
Tra alcune settimane prenderà il via la raccolta delle fragole e molte aziende stanno iniziando la ricerca degli operai. Come l’anno scorso, Agribi coinvolgerà le aziende agricole affinché descrivano le loro necessità, in modo da fare incontrare al meglio offerte e domande di lavoro.
Come ha sottolineato in occasione dell’ultima vendemmia Giuseppe Bozzini, vicepresidente di Agribi Verona,“quello che vorremmo come ente è di offrire le competenze professionali di cui le aziende agricole hanno bisogno e nel massimo rispetto delle norme di sicurezza. Dev’essere chiaro che non ci interessa sostituirci ai centri per l’impiego, ma favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta in agricoltura in maniera trasparente e con il sostegno di un’adeguata formazione professionale ai lavoratori per rispondere alle richieste di manodopera qualificata di cui gli agricoltori veronesi necessitano. Il nostro sogno sarebbe quello di far tornare i lavoratori italiani in agricoltura proprio grazie all’acquisizione di competenze specifiche, che assicurino da un lato produzioni di qualità e dall’altro retribuzioni soddisfacenti. Con una buona formazione si possono creare figure professionali utili non solo per lavori a tempo nelle raccolte nella frutta, ma impegnati tutto l’anno nelle varie fasi della campagna e tipologie di prodotti. Proprio su questo stiamo lavorando con Veneto Lavoro per accreditarci, in futuro, come interlocutori diretti per fare formazione specifica dei lavoratori, mirata a tradursi in occupazione stabile e qualificata. Solo così potrà emergere un’agricoltura di qualità, appetibile sia per i lavoratori italiani sia per le aziende”.

